Test della curva I-V per sistemi FV: consigli per la risoluzione dei problemi e la sicurezza

Con l'invecchiamento degli impianti fotovoltaici, sono molte le cause potenziali di un rendimento insufficiente del sistema. Alcune potrebbero essere previste, ad esempio perdite dovute alla sporcizia o deterioramento a lungo termine dell'array. Alcune potrebbero essere inaspettate, ad esempio il guasto dei diodi di bypass, moduli incrinati e così via. Poiché i tracciacurve I-V acquisiscono tutti i punti operativi della corrente e della tensione di una sorgente FV, sono in grado di identificare in modo univoco i sintomi di prestazioni insufficienti nei sistemi FV.

Il foglio dati di ogni modulo fornisce una curva I-V modello che rappresenta tutte le combinazioni di corrente e tensione che consentono il funzionamento o carico del modulo in condizioni di test standard (STC). Quando una curva I-V misurata differisce significativamente in altezza, larghezza o forma dalla curva I-V prevista, basata sulla curva I-V modello, ma adattata alle condizioni di irraggiamento e temperatura effettive, il tipo della deviazione fornisce indizi su potenziali problemi di prestazioni. I tracciacurve I-V, come Fluke Solmetric PVA-1500, sono fondamentali per rilevare i sintomi di prestazioni insufficienti.

Kit Fluke Solmetric PVA 1500 T2
Kit analizzatore FV da 1500 Volt Fluke Solmetric PVA con Fluke SolSensor

Considerazioni sulla sicurezza durante la risoluzione dei problemi dei sistemi FV

La sicurezza è fondamentale quando si lavora con gli impianti elettrici. È essenziale comprendere la struttura e il funzionamento del sistema FV, utilizzare apparecchiature di test correttamente classificate e rispettare gli standard di sicurezza come NFPA 70E. L'uso dei tracciacurve I-V, come Fluke Solmetric PVA-1500, può migliorare la sicurezza rispetto ad altri metodi di test, poiché consente di eseguire verifiche senza che i circuiti siano sottoposti al carico dell'inverter.

Procedura di test di base

Nei sistemi FV commerciali e industriali, le tracce della curva I-V vengono in genere misurate in combiner box elettricamente isolati. Ad esempio, se il monitoraggio a livello di zona o la termografia aerea indicano prestazioni insufficienti in un combiner box, questo può essere segnalato per essere sottoposto a ispezione. Una volta isolati, le ispezioni visive seguite dal tracciamento della curva I-V possono identificare i circuiti sorgente con prestazioni insufficienti. Le misurazioni calibrate delle prestazioni prevedono l'installazione di un sensore di irraggiamento sul piano dell'array e il fissaggio di un sensore di temperatura sul lato posteriore di un modulo. Ogni circuito della sorgente FV viene testato singolarmente, con un processo che richiede da 10 a 15 secondi per circuito e i dati vengono salvati elettronicamente.

Forma normale e prestazioni

Per identificare i problemi di prestazioni sul campo, è necessario disporre di uno standard per il confronto. Nelle attività di risoluzione dei problemi, è possibile utilizzare le misurazioni effettuate sui circuiti delle sorgenti FV adiacenti per eseguire un confronto. Tuttavia, i dati indicati sulla targhetta del modulo sono generalmente la base di riferimento, soprattutto quando si esegue un'analisi comparativa delle prestazioni nel tempo.

Prima di effettuare il test della curva I-V, è necessario specificare il modulo da testare e il numero di moduli collegati in serie o in parallelo. In base a questi e ad altri dati di configurazione, il software calcola le caratteristiche prestazionali previste, quali Isc, Imp, Voc, Vmp e Pmp, in condizioni di test standard. Poiché le condizioni sul campo differiscono inevitabilmente dalle condizioni di test in fabbrica, i tracciacurve I-V utilizzano modelli matematici per tenere conto delle condizioni effettive di irraggiamento e temperatura sul campo e per generare una curva I-V e il valore di potenza massima previsti per il modulo o il circuito della sorgente FV sottoposto a test.

Se un modulo o un circuito della sorgente FV funziona normalmente, la sua curva I-V ha una forma normale. Inoltre, la potenza nominale massima in uscita, che il tracciacurve calcola dai dati I-V, si avvicinerà molto alla potenza massima prevista. In questo contesto utilizziamo il fattore prestazionale (PF) per quantificare il grado di corrispondenza tra una curva I-V misurata e una curva prevista. Tale valore viene espresso in percentuale e calcolato utilizzando la potenza massima (PMP) misurata e prevista, come mostrato nell'equazione PF = (PMP misurata ÷ PMP prevista) × 100. Una forma normale della curva e un fattore prestazionale compreso tra il 90% e il 100% indicano che un modulo o un circuito della sorgente FV funziona correttamente e non è notevolmente ombreggiato o sporco.

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